Una lucida, visionaria follia: così sono stati scelti

Mai come in tempi recenti la figura dell’imprenditore è assurta a un rango paragonabile a quello di un eroe post-moderno, fino a godere di una popolarità mai sperimentata in passato. Spesso in virtù di una rappresentazione che si sofferma più sugli aspetti esteriori del successo di quanto non faccia sui sacrifici necessari a ottenerlo, altre volte facendo riferimento a un non meglio precisato concetto di coraggio, che, sebbene connaturato al ruolo stesso dell’imprenditore, può assumere molteplici forme.

A titolo di esempio, negli ultimi 12 mesi gli imprenditori coraggiosi sono anche coloro che sono riusciti a gettare il cuore oltre l’ostacolo di una congiuntura internazionale particolarmente complessa, che sono stati capaci di sfidare i colli di bottiglia sui mercati di approvvigionamento, l’aumento dei prezzi delle materie prime e le tensioni sui mercati finanziari mettendo in campo nuove acquisizioni, attivando politiche di diversificazione e crescita in nuovi mercati, oppure realizzando operazioni di quotazione in borsa seppur in un contesto di volatilità.

Tutte capacità meritevoli di essere sottolineate, ma che descrivono solo parzialmente la realtà del coraggio di un imprenditore. In un’intervista rilasciata alcuni anni prima della sua scomparsa, Leonardo Del Vecchio ammoniva così i suoi colleghi imprenditori: «Dobbiamo abbandonare le paure che spesso frenano le aziende italiane ad affrontare nuove sfide e accettare come positivo il cambiamento. Non è pericoloso decidere e sbagliare, ma invece credo che possa essere fatale per qualsiasi azienda non avere il coraggio di prendere decisioni».

Se ne deduce che, oltre il tipico rischio d’impresa, l’imprenditore coraggioso è colui che è disposto a mettersi in gioco affrontando sfide che vanno oltre la gestione ordinaria della sua azienda.

Un’altra componente da non sottovalutare nella definizione di imprenditore coraggioso l’aveva a suo tempo sintetizzata Henry Ford ricordando che: «Se avessi chiesto ai miei clienti cosa avessero voluto, mi avrebbero risposto: un cavallo più veloce». Perché se la capacità di intuire prima di altri opportunità di crescita e di intravedere mercati completamente nuovi fa parte del dna di ogni buon imprenditore, lo scatto in avanti ulteriore si ha solo quando si possiede il coraggio che permette di dare compimento concreto a quest’attitudine visionaria e creativa. Fu così per Ford circa 100 anni fa ed è così ancora oggi.

D’altro canto uno dei più grandi pensatori di management di tutti i tempi, l’economista Peter Ferdinand Druker, già nel secolo scorso scriveva che «dietro ogni impresa di
successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa».

Posto quindi che tutti gli imprenditori sono coraggiosi, perché investono e rischiano in proprio, perché hanno una propensione al sacrificio, perché si confrontano con obiettivi

impegnativi di lungo termine e considerato che lo stesso coraggio può assumere forme diverse, quando un capo azienda può dirsi più coraggioso degli altri?

Capital ha individuato cinque fattori utili a riconoscere i più audaci tra gli audaci:

1) Hanno avuto il coraggio di sfidare con successo colossi o di entrare in settori dominati da multi

nazionali.

2) Sono partiti da zero e in pochissimo tempo hanno con super coraggio raggiunto il successo.

3) Sono stati capaci di lanciare prodotti e servizi prima inesistenti.
4) Hanno dato una svolta alla loro attività professionale, facendo il salto da manager a imprenditore.

5) Hanno sfidato lo status quo trasformando modelli di business consolidati, assumendosi il rischio di cambiare le loro aziende.

Arrivando così a definire «Gli imprenditori più coraggiosi d’Italia» come coloro che hanno sfidato settori complessi dominati da gruppi multinazionali, che partendo da zero, chi creando prodotti prima inesistenti e chi con la lucidità e l’audacia di cambiare i modelli di business tradizionali.

Sulla scorta di questa definizione, tramite una selezione svolta in collaborazione con tutte le redazioni delle testate di Class Editori, Capital è

giunto a tratteggiare i profili presentati nelle prossime pagine. Sono state talvolta raccolte le dichiarazioni dei diretti protagonisti in una ideale rilettura del loro percorso imprenditoriale, in altri casi sono state ricostruite le loro dichiarazioni del passato, per realizzare un ritratto del personaggio, ma soprattutto per tracciare un bilancio di ciò che tali esperienze hanno prodotto nel mondo dell’impresa e nel Paese.

È l’inizio di un percorso, con l’impegno di realizzare da qui in avanti, ogni anno, una selezione ispirata alla ricerca degli imprenditori che più si sono distinti per il coraggio delle loro iniziative nei 12 mesi precedenti. Ed è anche la continuazione ideale di un viaggio, quello di Capital, che fin dai suoi inizi ha raccontato storie nel segno del Made in Italy dedicate a chi lavora per creare ricchezza per sé e per gli altri, in una combinazione di valori dove la voglia di affermazione personale non è mai stata disgiunta dal merito. E quindi anche dal coraggio.