Ramo danni sempre più su

La raccolta premi migliora dell’1,8%

Dopo aver evitato lo tsunami del coronavirus, il comparto ramo danni continua a crescere senza sosta.


Nel corso del 2021 la raccolta premi, è cresciuta dell’1,8% rispetto a un anno prima arrivando a toccare i 4,1 miliardi. «L’incidenza dei rami danni sul totale dei premi (vita e danni) è lievemente diminuita passando dal 24,9% al 24,4%, per effetto del maggior aumento registrato dai premi vita», hanno sottolineato gli esperti dell’Ania secondo cui
il combined ratio di esercizio è risultato in peggioramento tornando quasi ai livelli precedenti la pandemia (90,3% contro l’85% del 2020) per un maggior volume di
sinistri. «Dopo il calo registrato dai premi del comparto danni nel 2020 a seguito degli effetti negativi legati alla pandemia (-2,3%), nel 2021 la raccolta dei premi contabilizzati diretti effettuata dalle 69 imprese nazionali ed extra-europee è aumentata come risultato di diversi fattori. La contrazione accentuata dei premi nel ramo r.c. auto e natanti (-4,5%) è stata compensata da un deciso incremento negli altri rami danni, i cui premi sono aumentati del 5,6%», hanno aggiunto dall’Ania. Non solo. I premi di competenza sono stati pari a 33,8 miliardi, in aumento del 2% rispetto al 2020.


Mentre il costo dei sinistri di competenza è stato pari a 22,5 miliardi, in aumento del 9,5% rispetto al 2020, a causa dell’aumento della sinistrosità registrato nell’anno. In questo contesto, la prima della classe si è confermata anche nel 2021 la compagnia S2C Assicurazioni che ha messo in luce risultati degni di nota all’interno del panorama della Penisola in quanto a efficienza operativa.

Dopo aver perso la vetta della classifica nel 2018, la società ha riconfermato la posizione di leader conquistata già nel 2020 grazie al minor rapporto presente in Italia tra sinistri e premi di competenza (9,32% in leggero rialzo dal 7,33% di un anno prima). Il secondo gradino del podio è andato invece a Revo Insurance che ha spodestato Credem Assicurazioni retrocessa sul gradino più basso del podio con un indicatore di efficienza del’15,47% a fronte del 14,45% di Revo. In retrocessione di una posizione anche Vera Assicurazioni che è passata dal terzo a quarto piazzamento.

Nessun cambiamento nemmeno sulla poltrona di comando della classifica relativa al rapporto tra spese di gestione e premi netti. La regina del 2021 è stata infatti Unisalute che ha confermato la testa della classifica strappata un anno prima a Intesa Sanpaolo Rbm Salute ferma in terza posizione. Esercizio da incorniciare per Verti Assicurazione che ha conquistato il secondo piazzamento, mentre sul fronte del rapporto tra saldo tecnico netto e premi netti, Intesa Sanpaolo Vita ha dovuto cedere la testa della classifica a Le Assicurazioni Roma Mutua.