2023, anno uno della nuova era dei tassi
La nuova edizione di Best Insurance-Le Assicurazioni leader in Italia arriva dopo un anno, il 2022, di drastici cambiamenti anche per il settore assicurativo. Le ripercussioni più forti sono state avvertite nel ramo Vita. Nei primi nove mesi (i dati definitivi dell’anno arriveranno a marzo) il saldo tra premi raccolti e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) del ramo vita in Italia è stato pari a 14 miliardi di euro, in calo del 34,2% rispetto all’analogo periodo del 2021. Il rialzo dei tassi operato dalle banche centrali ha provocato forti ribassi del mercato obblgazionario e dei titoli di stato. Per questo nel 2022 hanno avuto scarso appeal le polizze Vita di tipo unit linked (il cosiddetto ramo III), prodotti che sono investiti in fondi o sicav e che quindi hanno esposizione diretta ai mercati finanziari.
Al contrario, il ritorno sulla scena dei titoli di Stato ha fatto ripartire la raccolta delle polizze Vita tradizionali di ramo I, i contratti assicurativi che investono i premi in gestioni separate composte prevalentemente di obbligazioni, soprattutto Btp. Per il 2023 ci si aspetta un aumento a breve dei tassi garantiti delle polizze di ramo I che erano scomparsi negli ultimi anni di costo del denaro a zero.
Diversa la situazione nei rami danni. In attesa dei dati definitivi aggiornati a fine anno, l’Ania ha comunicato che alla fine del III trimestre 2022 i premi totali del portafoglio diretto italiano nel settore danni erano pari a 29,0 miliardi, in aumento del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2021. L’associazione degli assicuratori sottolinea che si tratta della settima variazione infrannuale positiva consecutiva che ha portato la raccolta premi a sfiorare per la prima volta i 30 miliardi alla fine dei primi nove mesi dell’anno.
Protagonista dell’aumento è lo sviluppo del settore Non-Auto, che registra la variazione positiva più alta mai osservata (+11,6%), mentre è ancora in lieve diminuzione (-0,5%) la raccolta premi del settore Auto. Tra i premi non auto hanno fatto la parte del leone i rami Infortuni e Malattia, cresciuti rispettivamente del 5,4% e del 14,5%, ma anche il ramo Incendio, su del 7,1%, il ramo Altri danni ai beni salito del 10,6% e infine il ramo R.C. generale con una crescita del 12,1%.
E il 2023? L’aumento dei tassi di interesse è considerato un elemento strutturale positivo per l’intero settore e la crescita dei premi è destinata a riprendere principal- mente a seguito di prezzi più elevati nei rami danni e salute. Si vedrà.
Questo lavoro di studio e ricerca è dedicato dunque ai protagonisti del settore: le Compagnie con i loro bilanci, i loro prodotti più innovativi, gli uomini e le donne protagonisti della governance e dello sviluppo.